Bossi ha chiesto a Salvini di riconoscere il Comitato del Nord come lista autonoma nella coalizione che sostiene Attilio Fontana.
Il movimento creato da Umberto Bossi all’interno della Lega che raccoglie chi vuole un ritorno alla linea originaria del partito, Lega Nord, legato alle radici padane e non nazionali è sempre più una realtà. Dopo il successo ottenuto alle provinciali, il Senatur vuole il riconoscimento di Comitato del Nord come lista autonoma all’interno della coalizione di centrodestra che sostiene la ricandidatura di Attilio Fontana alle regionali che si terranno il Lombardia.
La richiesta arriva proprio da Bossi arrivato a sorpresa ieri al “Pirellone”, il palazzo Pirelli sede della Regione Lombardia durante la seduta del consiglio regionale. Quest’intervento sancisce anche la rottura con l’attuale segretario della Lega mostrato anche dall’incontro del Senatur con i quattro espulsi dal Carroccio. Proprio a Fontana Bossi, “il presidente a vita della Lega Nord” avanza la richiesta “chiara e inequivocabile”: quella di “farsi parte attiva con gli alleati di coalizione al fine di riconoscere il Comitato Nord come lista all’interno della coalizione di centrodestra” che lo appoggia nella corsa al bis a Palazzo Lombardia.
Le pressioni del Senatur su Fontana e le risposte di Salvini
I componenti del Comitato Nord “hanno ribadito la volontà di sostenermi e di sostenere il centrodestra, riferirò questa disponibilità ai miei alleati del centrodestra”, ha spiegato lo stesso governatore lombardo. “Umberto è un amico da troppi anni, sul fatto che voterà per me non ci sono mai stati dubbi“ ha precisato.
Glissa l’argomento Matteo Salvini, impegnato nel frattempo al governo con la manovra. “Le polemiche a livello locale non mi sfiorano. La Lega è assolutamente in forze e in forma” ha detto il vicepremier tentando di far cadere ogni dubbio. “A me interessa che il 12 e 13 febbraio la Lega e il centrodestra vincano in Lombardia e nel Lazio”, ha detto Salvini. Su un eventuale confronto con Bossi, poi ci penserà, per il momento “Devo portare a casa la manovra, poi mi occuperò del resto”, ha concluso il ministro del Mit.
